Nel 1993 conobbi Garrison Fewell, un raffinato chitarrista jazz insegnante della Berklee. Mi colpì il suo disco “Blue deeper than the blue” e lo contattai per chiedergli di venire a tenere un seminario nella mia scuola di musica “Altrenote” di Milano.
Quando, qualche anno dopo, pubblicai per le Edizioni Curci la revisione del celebre testo di Filippo Daccò “Studi didattici per chitarra jazz” chiesi a Garrison cosa ne pensasse.
Ecco cosa scrisse il grande Garrison Fewell.
The tremendously positive influence that Filippo Daccò has had on the development of jazz guitar in Italy can be measured by the many great guitarists who studied with him. Everyone who knew him speaks in almost reverent tones about this talented artist whose published work has been unduly neglected in the larger circles of modern jazz to which he so richly contributed.
Daccò’s book, “Studi Didattici per Chitarra Jazz” is legendary. In this new version, Manuel Consigli pays homage to his mentor’s educational masterpiece, and Daccò’s original etudes are faithfully rendered by guitarist Andrea Molena who brings the music to life with brilliant audio recordings of these very challenging studies based on well-known standard jazz tunes.
I sincerely hope that a younger generation of Italian jazz guitarists will have the opportunity to benefit from these musical gems by the great Filippo Daccò.”
Garrison Fewell
La straordinaria influenza che Filippo Daccò ha avuto nello sviluppo della chitarra jazz in Italia può essere misurata dai tanti grandi chitarristi che hanno studiato con lui. Chiunque lo abbia conosciuto parla di questo artista di talento, le cui pubblicazioni sono state inspiegabilmente trascurate nel circuito internazionale del jazz moderno al quale egli ha contribuito in modo così ricco, con grande rispetto (tono quasi reverenziale).
Il libro di Daccò, “Studi Didattici per Chitarra Jazz” è leggendario. In questa nuova edizione Manuel Consigli rende omaggio al capolavoro didattico del suo maestro e gli studi originali sono interpretati fedelmente dal chitarrista Andrea Molena, che rende viva la musica con eccellenti registrazioni di questi studi stimolanti basati su conosciuti brani standard jazz.
Mi auguro che una nuova generazione di chitarristi italiani abbia l’opportunità di trarre beneficio da questi gioielli musicali del grande Filippo Daccò.
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