Molti pensano che il senso ritmico sia un talento speciale riservato a pochi eletti ma non è affatto così.
Il senso ritmico è una qualità naturale dell’essere umano e quindi tutti ce l’abbiamo eppure è innegabile che alcuni sembrano usarlo naturalmente quando suonano, raggiungendo così una perfetta coordinazione e di conseguenza ottimi risultati musicali mentre altri fanno molta più fatica.
Perché accade così?
Ciò che fa la differenza non è tanto l’avere o il non avere il senso ritmico, perché quello ce l’abbiamo tutti, il punto è saperlo riconoscere questo senso ritmico e soprattutto saperlo usare quando si suona!
In questo articolo ti propongo un esercizio di Guitar Mindfulness che serve proprio a questo:
Per prima cosa devi imparare a riconoscere il tuo senso ritmico, la tua “ritmicità”, cioè quella qualità naturale che è già dentro di te e che ti fa venire voglia di muovere il corpo quando ascolti della musica ritmica. Ecco l’esercizio:
Prova a “mettere su” una musica dal forte carattere ritmico, con un bel groove trascinante.
Prova a lasciare libera la tua “ritmicità” di esprimersi come vuole, con il corpo, con la voce, battendo le mani…
Osserva come questa qualità innata rende naturalmente ritmici i tuoi movimenti.
Ora abbassa la musica e prova a prendere la tua chitarra e a suonare qualcosa. Suona qualcosa di facile, che conosci bene in modo tale che la tua attenzione non sia assorbita dall’esecuzione.
Mentre suoni porta l’attenzione alla tua ritmicità, cioè a quella sensazione fisica che hai sperimentato poco fa.
Si sta esprimendo?
Quella qualità ritmica naturale che hai imparato a riconoscere è ancora presente ora che stai suonando oppure no?
La avverti ancora intensamente? Oppure ora che stai eseguendo della musica sulla chitarra quella sensazione che avvertivi nel corpo sembra affievolita o addirittura sparita?
Prova a suonare diversi tipi di musica, con tecniche diverse e a velocità diverse e osserva come si comporta la tua “ritmicità”.
Potresti notare che con l’aumentare della difficoltà tecnica diminuisce proporzionalmente la tua percezione di quella bella sensazione di essere nel ritmo.
Potresti notare cioè che in qualche modo è proprio la tua stessa esecuzione che sta bloccando l’espressione della tua ritmicità!
Quando fai questo esercizio può succedere di notare che all’inizio tutto sembra funzionare bene: senti che la tua ritmicità si sta esprimendo liberamente, stai battendo il piede e ti stai muovendo naturalmente con la musica. Poi però accade che quando arriva quel particolare passaggio musicale, magari un po’ più difficoltoso, il corpo si irrigidisce.
La difficoltà dell’esecuzione provoca in te una contrazioneche blocca l’espressione della tua ritmicità. Tu in quel momento non ti accorgi che qualcosa è cambiato e continui a suonare o a studiare come se nulla fosse ma quello che è accaduto merita tutta la tua attenzione.
Ti trovi davvero a un bivio importante!
In quel momento infatti sta succedendo che la difficoltà a coordinare il movimento esecutivo con quello naturale della tua ritmicità (ad esempio il battito del piede), ti spinga a bloccare l’espressione della tua ritmicità così da poterti concentrare sull’esecuzione sul tuo strumento. Quello che invece purtroppo sta accadendo è che quel momentaneo “conflitto” che è avvenuto dentro di te si riflette inesorabilmente nella musica, che perde immediatamente il suo “groove” e la sua freschezza.
Se senti che per suonare un determinato passaggio esecutivo devi smettere di battere il piede, non farlo!
Soffermati invece su quel passaggio concentrandoti sulla tua ritmicità e facendo in modo di lasciarla esprimere al massimo. Abbandonati alla tua ritmicità e lascia che sia “lei” a guidare i movimenti delle tue mani mentre suoni.
Potremmo dire che raggiungerai risultati di eccellenza nella musica solo se imparerai ad “armonizzare” la tua ritmicità con i movimenti esecutivi sullo strumento.
Dunque quando imbracci la tua chitarra, ricordati della tua ritmicità e della sua piacevole sensazione e fai sì che sia sempre presente e che possa esprimersi liberamente, qualunque cosa tu stia suonando!
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